Dalla provincia, Garbagnate Monastero, alla metropoli, Milano, per passione. Questo il tragitto di Elisa De Capitani (1997), giovane pallavolista l’anno scorso al Brongio quest’anno alla Pro Patria. Titubante all’inizio, ora? <Sono molto contenta della scelta della Pro Patria, perchè fin ora (e spero anche prossimamente) mi sta dando tanto>. Un ruolo nuovo, Elisa fino all’anno scorso era schiacciatrice quest’anno fa la regista. <Molto diverso dal mio precedente, ma mi ha sempre incuriosito e appassionato. Per essere un buon palleggiatore non conta solo il talento: bisogna essere sempre concentrati e avere carattere, che è quello che forse a me manca un po'> . Elisa è stata convocata in Nazionale Pre Juniores, ha vinto con la Pro Patria il titolo provinciale di Milano, risultando la miglior palleggiatrice, Ha pres parte al Regional Day (giornata in cui si raduno i migliori talenti della Lombardia) e poi ha un conto aperto con la selezione regionale. <Dopo la prima convocazione con la maglia azzurra non speravo in una seconda perché la prima non l’ho vissuta essendomi fatta quasi subito male alla caviglia. Il 2 aprile ho preso parte al regional day. Ho passato due giorni di agitazione e ansia e non vedevo l'ora di questo momento. Poi una volta entrata in campo, mi sono tranquillizzata. In quanto alla selezione regionale l'anno scorso ero nelle quattordici, e all'ultima selezione mi hanno tolto. Quest’anno è la mia annata (97), e spero di riuscire a meritarmi quel posto, anche se altre due palleggiatrici che fanno concorrenza ci sono>. Ma le emozioni di Elisa non sono finite. <La vittoria del provinciale con l'under 16 è stata una grande gioia. Quando mi hanno premiata miglior palleggiatore, ero emozionata, mi sono alzata, e mentre andavo a ritirare il premio mi si è come svuotata la mente, non pensavo a nulla, sorridevo e non sapevo il motivo>. L’esordio in C. <Entrare in campo è già stata una emozione, poi mi hanno nominato mvp: mi sembrava impossibile. Appena entrata in campo mi sono tranquillizzata, grazie anche all' aiuto delle compagne>. Poi la vittoria al Trofeo di Biella. <La semifinale è stata la partita più emozionante. Belgrado (era un torneo internazionale) era una squadra che per più anni consecutivi è andata in finale. La partita è stata molto combattuta, sempre punto a punto, abbiamo vinto al tie-break 16 a 14>. Modelli? Verrebbe da pensare Lo Bianco invece…<Non ho un unico idolo o un unico modello. Una giocatrice che mi piace molto è Giulia Pisani. Adoro il suo carattere e la sua determinazione. Nonostante sia una ragazza molto giovane, ha vinto il mondiale vestendo la maglia della nazionale, quest’anno gioca in serie A in Yamamay, ed è proprio con questa sua determinazione, e con questa sua grinta che sta ottenendo risultati>. Ora per il Elisa sarà un vero tour the force a 360 gradi. <Ora inizia il momento importante sia per la scuola, sia per la pallavolo. Speriamo che tutto vada per il verso giusto. I primi concentramenti regionale sono andati molto bene con l'Under 16, tanto che siamo prime nella classifica avulsa. Obiettivo: almeno la final four>. Elisa ha già la ricetta vincente rivisitando un po’ le tre C (cuore, cervello e un sinonimo di attributi che inizia sempre per C) con cui Anastasi, ex coach della nazionale spagnola usò per descrivere l’impresa del titolo Europeo conquistato con la formazione iberica. <Serve concentrazione, cervello e soprattutto cuore per raggiungere questo obiettivo>. Emozioni e ragione nell’ordine, il segreto per riuscire nelle proprie passioni.
martedì 10 aprile 2012
Volley giovanile: De Capitani vola sempre più in alto
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