mercoledì 12 gennaio 2011
Basket femminile: Enzo Sacco, tanta voglia di tornare ad allenare
Da tecnico di Starlight e Broni, a disoccupato di lusso. Enzo Sacco (nella foto) si gode il meritato riposo dopo tanta fatica e stress ma la panchina sembra mancargli ancora molto. " Dopo 33 anni consecutivi dove vai in palestra quasi tutti i giorni, cercando di trasmettere passione e amore verso questo sport, è normale sentire la mancanza. Mi mancano i momenti dove trovavo i ragazzi e le ragazze pronti ad ascoltarti e darti l'entisiasmo necessario per andare avanti". Da esperto conoscitore del campionato di serie B d'Eccellenza come vedi Starlight e Costa da fuori. Quali sono i pregi e i difetti di queste 2 squadre: "Sicuramente le motivazioni e gli obiettivi sono differenti ed anche il rafforzamento d’inizio anno è stato totalmente diverso. Valmadrera ha cercato esperienza e si è affidata a chi già conosceva inserendo giocatrici di spessore in un gruppo affiatato e solido. Costa invece ha cercato di valorizzare ancora di più la forza del suo vivaio. Per rinforzare le due squadre farei uno scambio alla pari : un play per la Starlight e un ala/pivot per Costa. Comuque faccio un grosso in bocca al lupo ad entrambe". In questo girone d'andata Biella ha dimostrato di essere la squadra più attrezzata per il salto di categoria. Pensi che Valmadrera possa batterla alla fine? "Biella e Starlight sono 2 gradini sopra le altre in questo torneo, anche perché non mi sembra di così alto livello il girone A1. Ci sono buone squadre ma queste due faranno un campionato a parte. Come andrà tra loro ? penso che saranno degli episodi, gli infortuni e anche un pò di fortuna a decidere quale sarà la migliore". Sperando che possa tornare ad allenare presto, quale è la squadra dei tuoi sogni da guidare dalla panchina? "Quella di 12 ragazze motivate, con tanto orgoglio e tanta voglia di emergere; quelle che vengono in palestra anche per divertirsi, senza egoismi ma con la consapevolezza che tutte sono importanti e che devono mettere il loro mattone per arrivare insieme ad un risultato. Vorrei allenare in una società con una programmazione per il futuro e non solo che speri di arrivare a fine anno senza debiti. E’ difficile ma, forse, basterebbe scegliere le persone in base alle loro competenze, senza esser così presuntuosi di saper far tutto, e purtroppo, di fare scelte in campi dove non si hanno le conoscenze".
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